| Il presidente del consiglio Romano Prodi duramente contestato al Festival dell'Economia di Trento. Una cinquantina di manifestanti del comitato "No dal Molin" di Vicenza ha fatto irruzione all'interno dell'Auditorium Santa Chiara, dove il premier stava tenendo un incontro per il Festival dell'Economia, e l'ha costretto ad interrompere la sua relazione gridando slogan contro la scelta di allargare la base militare: "Governo vergogna. Vicenza non è in vendita".
Su proposta di Ferruccio De Bortoli, direttore del Sole 24ore e moderatore del dibattito, è salita sul palco una rappresentante del movimento popolare: "Noi gridiamo no alla base. E' una vergogna che il governo non ascolti la città di Vicenza. Non ci è stato concesso neppure di esprimere il nostro parere con un referendum. Noi vi abbiamo votato sulla base di un programma che sosteneva la democrazia partecipativa e voi ci trattate in maniera ignobile. Chiediamo solo correttezza. Non siamo antiamericani; non vogliamo che venga costruita una base a 15 metri dalle case e a 1.400 metri dalla Basilica Palladiana".
Il pubblico in sala non ha gradito l'interruzione: parecchi sono stati in coda un'ora per entrare, e così si sono scagliati contro i manifestanti: "Fuori! Fuori!". La polizia ha invitato i manifestanti a lasciare la sala. Se ne vanno senza incidenti.
Il presidente del consiglio, terminata la contestazione, ha ripreso a parlare sull'andamento dell'economia mondiale dal 2001 in poi senza rispondere esplicitamente alle contestazioni. Successivamente, a incontro concluso, risponde, ma ai giornalisti: "Qui è stato fatto soprattutto un discorso sull'aspetto urbanistico, e su questo chiamano anche le autorità locali ad avere un ruolo. Mentre dal punto di vista del Paese, ripeto, la decisione è stata presa ed è una decisione che noi manteniamo".
All'esterno dell'Auditorium di Santa Chiara un gran numero di manifestanti ha continuato ad intonare slogan contro la scelta governativa e, intanto, ad organizzare un "assedio" al presidente del Consiglio bloccando le uscite dalla struttura. Un gruppo di contestatori è riuscito a salire sul tetto della sala dove Prodi stava parlando issando un grosso striscione sul quale è ripetuto il motto del movimento: "No dal Molin".
I manifestanti che avevano bloccato l'uscita del parcheggio dove si trovano le auto della scorta di Romano Prodi, sono stati trascinati via di peso dai poliziotti, ma i loro compagni hanno continuato a protestare usando fischietti e tamburi. Tra i dimostranti e la polizia in assetto antisommossa sono scoppiati alcuni tafferugli. Su uno striscione appeso sul retro della sala è comparsa la scritta "Basta cariche, no alla discarica". Il presidente del Consiglio, insieme alla moglie, ha dovuto lasciare il convegno da un'uscita secondaria tra due ali di poliziotti che tenevano a bada i contestatori.
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